Hackerare la politica

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Sono stati violati gli account Twitter della senatrice Paola Taverna (@PDedde) del MoVimento 5 Stelle e della parlamentare Alessandra Moretti (@ale_moretti) del Partito Democratico che hanno cominciato uno scambio a colpi di insulti volgari e a sfondo sessuale che coinvolgono nelle citazioni anche altri parlamentari e la Presidente della Camera.

hate speech fake

Il fake si diffonde tra retweet e apprezzamenti “stellinati” di ogni tweet, tra incredulità e svelamento dell’operazione di hackeraggio.

Commenta Paola Taverna su Facebook:

Da stamane non riesco a entrare nel mio profilo Twitter che è stato “hackerato”. Sono state scritte a mio nome frasi ingiuriose, che non mi appartengono. Presenterò una formale denuncia alla polizia postale per risalire agli autori. Se questi sono i mezzi con i quali intendete fermare il Movimento 5 Stelle rassegnatevi e vergognatevi.

Siamo di fronte ad una stupida ingiuria nei confronti di queste donne del Senato e del Parlamento o ad un’azione di hackeraggio della politica? Sì perché di fatto questa operazione è un vero e proprio atto di simulazione di un clima politico caratterizzato dal discorso d’odio, in una continuità online/offline senza soluzione di continuità. Gli eccessi di quei tweet non sono altro che l’accentuazione iperbolica di immagini passate in televisione nei giorni scorsi e dichiarazioni rilasciate al mondo dell’informazione. Quindi, per favore, se parlate di hate speech negli ambienti online chiedetevi quale tipo di morale pubblica li sta legittimando e in che modo la politica è complice nella produzione di un discorso d’odio. E chiedetevi anche in quale modo l’hacking possa avere una funzione di svelamento sociale particolarmente irritante.

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