Quanto la partecipazione politica passa dai social network: l’esperienza delle elezioni americane di midterm

Preparandoci a capire meglio come effettivamente all’interno della Rete si svilupperanno le logiche di partecipazione politica in occasione di appuntamenti elettorali, possiamo leggere i risultati dell’ultima ricerca PEW Internet che mostra come  il 22% degli americani adulti che sono online (in pratica 3 adulti su 4) è stato coinvolto nella campagna politica del 2010 dai siti di social network (quasi il 21%) e da Twitter (2%).

Nel dettaglio:

  • 11% ha scoperto su un sito di social network per chi avevano votato i suo amici nelle elezioni di Novembre
  • 9% ha ricevuto informazionisul candidato o sulla campagna elettorale attraverso siti di social network o Twitter
  • 8% ha postato contenuti su Twitter o un sito di social network
  • 7% è diventato friend di un candidato o di un gruppo politico su un sito di social netowrk o è diventato loro follower su Twitter
  • 7% si è unito ad un gruppo politico su un sito di social network
  • 1% ha usato Twitter per seguire i risultati elettorali in tempo reale

I Repubblicani, che nel 2008 erano meno coinvolti online dei Democratici, hanno recuperate ampiamente terreno nelle elezioni di midterm. L’esperienza connessa del Tea Party insegna.

L’uso dei siti di social networking è più diffuso nei giovani adulti (18-29 anni) come potevamo immaginare ma il tipo di “attivismo” online è il medesimo anche per gli adulti, quando li usano.

Per quanto riguarda l’Italia possiamo allora stimare, in linea con quanto già avvenuto nelle recenti amministrative, un coinvolgimento crescente della fascia giovane della popolazione nella dimensione della poltica online ma anche una crescita di consapevolezza bipartisan degli elettori. Con buona pace di un supposto vantaggio social del centro sinistra.

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