#risorgiblog

  1. La “stagionalità” della nostra presenza online è abbastanza evidente. I momenti della giornata, della settimana e dell’anno che contraddistinguono la produzione di contenuti sono sufficientemente noti. Da una discussione natalizia su Twitter emerge però una notazione interessante rispetto al tema evergreen sulla presunta “morte dei blog”
  2. Oggi, nel lettore di feed ci sono solo @pedroelrey e @mante. E’ proprio vero che la blogosfera si sta spopolando #daquisenevannotutti
    December 29, 2011 6:23:09 AM EST
  3. Blogtregua per le feste. Predico inversione di tendenza per 2012 @pedroelrey @webeconoscenza @iltwitdigalatea @mante @quinta #risorgiblog
    December 26, 2011 4:29:57 AM EST
  4. @GBA_mediamondo il 2012 sarà l’anno dei blog, ammesso che qs parola scatolone abbia ancora senso cc: @webeconoscenza @mante @quinta
    December 26, 2011 4:32:33 AM EST
  5. @pedroelrey @GBA_mediamondo @webeconoscenza @mante il mio feed è full: leggere 1 volta x sett, tagliare rami secchi,piantare nuove piantine
    December 26, 2011 4:46:47 AM EST
  6. @pedroelrey @gba_mediamondo @webeconoscenza @mante Twitter Flipboard e Zite hanno modificato la maniera in cui leggo i feed – same as @gluca
    December 26, 2011 4:56:17 AM EST
  7. Quanti usano il feed e quanti hanno bisogno di incontrare un post nelle scorribande sui SNS?@gluca @pedroelrey @webeconoscenza @mante
    December 26, 2011 4:56:24 AM EST
  8. A partire da questa conversazione asincrona e dalla lettura di un post dei Wu Ming sul loro ripensare il modo di stare su Twitter in relazione al blog, ho scritto il post Per un uso ecologico di Twitter, cercando di capire le motivazioni di una possibile re-espansione del blog nel 2012.
  9. Massimo Mantellini, che un po’ è una delle voci della coscienza del digitale e della blogosfera italiana ha esplicitato i suoi dubbi sul fatto che i blog avranno un nuovo momento di hype, partendo dall’esperienza di mondo vicino che vede scemare il numero di post fatto dai friend dei blog che segue.
  10. Essendo Massimo un maître à penser per la nostra Rete, capace di mettere in agenda (web) i temi, ha rilanciato efficacemente la discussione che Blogbabl aggrega:
  11. Vincenzo Cosenza mette sul piatto alcuni dati rispetto ai numeri della realtà di cui stiamo parlando, acqua utile al fiume del dibattito che mostra una realtà consistente e tutt’altro che svanita (dovremo lavorare poi sul rapporto tra “esistenza” di un blog e sua produzione, capacità di attrarre commenti, cioè di sviluppare dibattito, eccetera).
  12. WordPress circa 70 milioni di blog, Tumblr verso i 40 milioni #stats
    December 29, 2011 6:23:09 AM EST
  13. PierLuca Santoro mette l’accento sulla forma post-blog che editorialmente potremo avere: ”
    il termine blog sia ormai una “parola scatolone”, troppo ampia di significati per poter dare un senso unico ed univoco al dibattito che pure continuo a seguire con attenzione ed i cui sviluppi mi piacerebbe
    affrontassero la questione del blog come format editoriale adottato anche da quotidiani e, appunto, superblog  “
  14. Giuseppe Granieri focalizza la relazione blog/social network su cui dovremmo riflettere: ”
    la questione centrale è che -secondo me- non c’è vera concorrenza tra i social network e i blog. Fanno lavori diversi e complementari. I social network, per dirla con la Technology Review, «costruiscono un layer di intelligenza distribuita», sono utilissimi per la distribuzione dei contenuti e per l’accesso diffuso in un modello a rete.”
  15. Eppure qualche segnale di una inversione di tendenza culturale che porta a ri-abitare con più intensità la realtà dei blog sembra esserci:
  16. 2012: The Year of the Blog « Sysomos Blog – goo.gl/GbDtG – Dicevamo… @GBA_mediamondo @pandemia @mante @_arianna @webeconoscenza
    December 27, 2011 11:37:00 AM EST
  17. Anche nella realtà a noi più vicina, se leggiamo quanto spiega Luca Conti sulle motivazioni che lo porteranno a rivedere la sua attività sui social network a favore del blog: ”
    Le reazioni dei tuoi amici ai contenuti che pubblichi danno dipendenza. Il meccanismo, studiato scientificamente, funziona in maniera tale che più pubblichi contenuti e commenti, più torni a vedere se qualcuno ha apprezzato o ha commentato, perché tali reazioni provocano piacere a livello chimico nel nostro corpo. Una soddisfazione data dall’avere attenzione. Un ciclo che ho bisogno di invertire, riportando più equilibrio.”
  18. Con lui ho cercato di approfondire le cose e ne è nato un post di approfondimento:
  19. Stimolato da Giovanni Boccia Artieri @GBA_mediamondo > 2012, l’anno della rinascita dei blog? bit.ly/tpiR90 #rinasciblog
    December 29, 2011 5:18:54 AM EST
  20. Oppure potete leggere il post di Luisa Carrada che spiega perché “mentre Twitter esplode, il blog sembrerà pure un po’ fuori moda, ma la misura del post rimane la più congeniale per me.”
  21. E’ evidente come attorno al dibattito sulla funzione dei blog ritroviamo l’altro lato della medaglia: i social network con la possibilità offerta di disperdere contenuti, fluidificarli, non costringere i percorsi identitari dentro recinti. Insomma: quella dei blog rischia di essere una battaglia di retroguardia, un po’ elitaria, se vogliamo.

    Interessante al proposito la metafora utilizzato da Daniele Sensi: “I blog sono i CD; i social network sono gli mp3. Così come l’industria discografica, dopo aver assecondato la fluidità dei propri prodotti abbondando il vinile -meno user friendly ma dalla qualità superiore-, appare ora sciocca a voler ristabilire un controllo totale sugli stessi, allo stesso modo il dibattito sul ritorno al blog volto alla riaffermazione di una identità digitale che va fluidificandosi su FB e Twitter mi appare piuttosto reazionario.”
  22. “I blog sono i CD; i social network sono gli mp3” contributo dibattito #risorgiblog di Daniele Sensi on.fb.me/w5f1X6 @GBA_mediamondo
    December 29, 2011 9:53:39 AM EST
  23. Su questo versante trovo molto opportuni due commenti che ho ricevuto al mio post di lancio del dibattito su FriendFeed.Scrive Gallizio: ” Trovo solo poco gratificante (non in te, quanto in alcuni comportamenti, wu ming compresi) l’ansia normalizzatrice. Tra non detti, ellittiche, disseminazioni di senso, la posta in gioco su twitter è (per chi vuole) il piacere, non la comprensione. Se è vero che non si può non comunicare, si può benissimo non capire”.
    E Mafe: ““penso anch’io che torneremo a scrivere di più anche sui blog, ma spero che twitter resti uno spazio di produzione di microcontenuti autosufficienti e che, per una volta, sia il lettore a capire che capire tutto subito non è possibile, non è obbligatorio, non è neanche gratificante. è l’approccio passivo il problema, problema che però esiste solo se come “autore” te lo poni (che poi, pensando ad altro, bloccarsi se non si è capito perfettamente tutto è una fregatura anche con i media tradizionali, non è che l’intertestualità nasce oggi, non potrai mai capire tutto tutto)”
  24. Il dibattito è in crescita e questo storifyng cercherà di aggiornarlo a partire dalle vostre segnalazioni.

14 pensieri riguardo “#risorgiblog

  1. […] Giovanni Boccia Artieri ben riassume le varie discussioni in corso sul risorgere dei blog nel 2012. Ne nasce un titolo che è anche un hashtag per Twitter #risorgiblog  (non si può oramai prescindere, non si può lasciare un post solo su un blog con i suoi commentatori, le conversazioni avvengono anche altrove, abbiamo imparato da tempo a tenere il filo di ciò che si dirama da un blog attraverso Twitter, Facebook, Friendfeed ecc. anche se è più faticoso). Mi dicono che #risorgiblog sia diventato anche trending topic di Twitter ad un certo punto e che ne è nato anche uno Storify per tenerne traccia. Bene! […]

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