La costruzione della news dalle conversazioni su Twitter: appunti sparsi sul #fake Alemanno, Rita dalla Chiesa e la nevicata a Roma

La Repubblica di Roma riporta un battibecco fra il primo cittadino, il sindaco Gianni Alemanno, e la conduttrice televisiva Rita dalla Chiesa, che su Forum, mette in scena cause civili. Il tema è la nevicata romana e la discussione polemica nasce su Twitter – come segnala @talentosprecato.

Vale la pena di leggerlo a mo’ di conversazione e di soffermarsi sui dettagli:

RDC: @AlemannoTW scusi, sindaco, ma dopo cinque ore di macchina, una domanda: dove sono i vigili per regolare un po’ di traffico agli incroci?

GA: @ritadallachiesa tutti gli uomini disponibili sono in azione per interventi e soccorsi – stiamo facendo l’impossibile.

RDC: @AlemannoTW in macchina da ormai sette ore. Roma nord bloccata! Alberi caduti dappertutto. Ma al nord, con la neve vera, come fanno?

GA: @ritadallachiesa scusi, secondo lei mezzo metro di neve è finta. Capisco la sua rabbia ma noi abbiamo fatto l’impossibile.

GA: @ritadallachiesa Rita come va? Sto inviando due termos di the caldo. Faccio il possibile.

GA: EMERGENZA NEVE: PREGHEREI @ER_PALETTA DI SGOMBRARE IL VIALETTO DI @ritadallachiesa PER CORTESIA (tweet che poi è scomparso)

RDC: @AIemannoTW @er_paletta al vialetto di casa mia ci penso io! lei dica a @erpaletta di andare ad aiutare i romani che hanno bisogno di aiuto

GA: @ritadallachiesa Rita passeremo la notte a organizzare Carnevale On Ice grande idea per la grande Roma E per i cittadini#romacarnevaleonice

RDC: @AlemannoTW potrebbe spiegare perché e’ sparito il suo tweet Dite ar Paletta di andare a spalare il vialetto di@ritadallachiesa?

GA: @ritadallachiesa Rita non è sparito c’è solo un po’ di traffico sulla nomentana. Sono un suo grande fan cmq!

GA: @messaggiodiretto : @ER_PALETTA aggiorname ‘n po’ su ‘sta questione #vialetto de rita; e @magalli poi t’aa fatto er l’autogrefo p’a bimba?

Non occorre essere acuti verificatori di fonti, un po’ di pratica digitale associata a Twitter (ricostruire ad esempio le conversazioni, andarsi a vedere i profili) e si scopre immediatamente che quello di Alemanno è un account fake. Trovate scritte cose come “EMERGENZA NEVE PER GLI STUDENTI: SPERO SIATE ANDATI BENE IL PRIMO QUADRIMESTRE, LE SCUOLE RIMARRANNO CHIUSE PER SEMPRE” oppure “Si prega di segnalare persone particolarmente bisognose di soccorso: bimbi, anziani, ammalati. Zingari, negri, omosessuali.#romacittaaperta”.

Sulla funzione di detournement del senso degli account fake dei politici – nel bene e nel male – e della necessità di “curare” i propri flussi informativi, da giornalisti e da cittadini, ho già detto quello che penso.

Vale la pena soffermarsi invece ad osservare l’associarsi fra lo “sbrigatismo” informativo di un giornalismo che rincorre oggi quello che si sente/legge su Twitter, l’utilizzare un social network come fonte affidabile rinunciando al principio di verifica e la crescente abitudine del giornalismo nazionale a “condire” le notizie pubblicate pescando nel mare dei Tweet o costruire una notizia a partire da lì. C’è in tutto questo un principio di illusione: quello di credere sia possibile accedere in modo im-mediato ai fatti, perché online si producono eventi o si commentano eventi in modo continuativo e costante. Così la mediazione della Rete viene scambiata per una immediatezza di accesso al mondo, dimenticando che dietro la comunicazione vige sempre un principio di “costruzione” della realtà: io ti posso dire quale esperienza sto vivendo dal mio punto di vista e tu puoi fare esperienza della comunicazione non dell’evento che io sto vivendo.

Fare di quest’anno l’anno zero delle social media news e sposare un atteggiamento di pragmatismo digitale del sistema dell’informazione significa cominciare ancora più seriamente a riflettere sulla relazione tra eventi e comunicazione degli eventi nell’epoca della connessione di Rete – e quindi tra percezione e costruttivismo.

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